(Reuters Heath) – Il 44% in meno di infezioni gengivali se in post-menopausa si cura l’osteoporosi, soprattutto se si assumono terapie a base di estrogeni. È il dato osservato da uno studio brasiliano condotto da Johelle Passos-Soares, della Federal University di Bahia, e colleghi, i cui risultati sono stati pubblicati su Menopause.
Lo studio
I ricercatori hanno esaminato dati su 492 donne in post-menopausa, con un’età media di 61 anni, che si erano sottoposte a esami di imaging per evidenziare la densità ossea tra il 2009 e il 2011. Il gruppo includeva 113 donne trattate con integratori a base di calcio e vitamina D per contrastare l’osteoporosi o con estrogeni da soli o in combinazione con progestinici. Tra le donne in cura per l’osteoporosi in media mancavano nove denti, otto erano cariati e due otturati. Inoltre, le donne che trattavano l’osteoporosi erano più propense a rivolgersi a un dentista. E anche se non c’erano differenze significative tra i due trattamenti per l’osteoporosi, i ricercatori brasiliani hanno visto che la somministrazione di ormoni riduceva maggiormente i problemi a livello orale.
Le limitazioni
I ricercatori hanno esaminato le donne in un unico momento e non le hanno seguite nel tempo e dunque non hanno potuto determinare quando hanno sviluppato i problemi gengivali rispetto all’inizio dei trattamenti per la menopausa. Proprio per questo motivo sono necessari ulteriori studi di approfondimento sul legame tra terapia e infezioni della bocca.
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Nutri&Previeni)